In radio dal 14 ottobre, “Torneremo ancora” è l’attesissimo brano inedito di Franco Battiato, che anticipa il nuovo progetto dell’artista, dal titolo omonimo, in uscita per Sony Music Legacy il 18 ottobre.
Così Battiato commenta il senso della canzone “Siamo tutti esseri spirituali, in cammino, verso la liberazione. Ma finché liberi non lo saremo, torneremo ancora, e più volte, a questa vita terrena, perché l’esistenza ciclica si perpetua fintanto che l'anima non sarà del tutto libera dalle emozioni perturbatrici dell’ego che la tiene avvinta. In realtà siamo schiavi delle nostre emozioni, che ci dominano e spesso finiscono in tragedia... bella libertà! La liberazione non può avere legami, né attaccamenti. Bisogna mantenere l’atteggiamento di un viaggiatore che torna a casa”.
Scritto e composto da Franco Battiato e Juri Camisasca, "Torneremo ancora" trae ispirazione dall’idea della trasmigrazione delle anime verso la purificazione. I migranti di Ganden (cosi era stato intitolato in un primo momento il brano) rappresentano il percorso delle anime al termine della vita terrena e le vicissitudini che questa nostra esistenza comporta. La storia racconta che i monaci, costretti dalla prepotenza politica ad abbandonare il monastero di Ganden, culla della più antica sapienza tibetana, hanno cercato altrove dove colmare l’inesausta sete di ricerca spirituale. Nel contesto del brano la migrazione non va interpretata nell’ottica delle problematiche politiche.
Fortemente voluto e realizzato da Battiato, il nuovo progetto è il coronamento di un sogno: l’album contiene, infatti, l’inedito e quattordici tra i brani più rappresentativi della sua opera (da “L’era del cinghiale bianco” a ”La cura”), registrati durante alcuni concerti con la Royal Philharmonic Concert Orchestra, diretta dal Maestro Carlo Guaitoli, con il proposito di farne, appunto, una pubblicazione per i tanti estimatori dell’artista.
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